La Sacra Pipa (o “Chanunpa Wakan” o “Calumet”) è lo straordinario emblema di pace (e di preghiera) degli Indiani dell’America del nord. Racchiude in sé tutto il loro profondo ‘senso religioso’ ed è intrisa di significati simbolici importanti. La leggenda Lakota-Sioux vuole sia stata donata agli uomini dalla femmina bianca di bisonte con le 7 cerimonie, infatti era la pipa cerimoniale utilizzata per stipulare i trattati di pace, fumata in altri significativi rituali. Essa si compone di due parti:
-il cannello (o “ihupo”, detto anche “sinte” = coda,) che è in legno d’acero (o di frassino) e rappresenta gli UOMINI (e anche il genere maschile). Può essere decorato, in questo caso ci sono i quattro colori: rosso, blu, bianco e giallo
-il fornello (“pahu”) che simboleggia la carne viva ed il sangue coagulato della MADRE TERRA (e rappresenta il genere femminile) è scolpito invece in una pietra particolare, la “inian sha” o catlinite (dal nome di George Catlin, celebre per avere ritratto tra gli altri gli indiani Mandan prima che un’epidemia di vaiolo li sterminasse quasi tutti) di colore rosso mattone (è infatti ferrosa e la si lavora abbastanza facilmente). La catlinite si trova solo nell’attuale stato del Minnesota. (I Cherokee per esempio creavano il fornello lavorando una sorta di creta).
La stessa ‘dualità’ della Chanunpa è sacra, proprio perché è simbolo, come accennato sopra, dell’unione tra i molteplici ‘opposti’ che ci circondano: a iniziare da maschio e femmina, ma anche mondo materiale e mondo spirituale, cielo e terra etc.
Unire il fornello al cannello e pregare fumando la Sacra Pipa significa quindi rappresentare simbolicamente l’unione di tutti gli opposti, mostrando come ogni essere ed ogni cosa presente sulla Terra (e nell’intero Universo) abbia una comune origine, con la consapevolezza che ciò che vediamo sia legato a ciò che non vediamo e viceversa.
Mentre si riempie il fornello con erbe e cortecce bisogna rivolgersi agli Spiriti delle Quattro Direzioni, al Padre Cielo e alla Madre Terra.
Il rituale prevede che chi fuma la Sacra Pipa debba rivolgersi verso est all’alba e verso ovest al tramonto.
Il miscuglio di corteccia, tabacco ed altre erbe riconduce al mondo vegetale e quindi all’ACQUA, elemento vitale (non soltanto per l’uomo ma anche) per le piante; l’accensione della pipa allude invece al FUOCO. Il fumo alzandosi verso il cielo vi porta le preghiere e configura l’atto di unione tra l’uomo e gli dei. Il Calumet è ritenuto al pari di un essere vivente e quando non viene usato (proprio perché le due parti insieme generano la vita) cannello e fornello devono stare rigorosamente separati (porterebbe sfortuna tenerli uniti) e, questo me lo ha insegnato la mia amica Liz in occasione di un suo viaggio in Italia, conservati bene avvolti in un telo di stoffa rossa. E’ buona norma inserire della salvia essiccata nel fornello.
Questo e altri art. si possono leggere nel mio Blog: http://clubdelmistero.altervista.org/
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