Anni or sono un archeologo americano rinvenne al di sotto del basamento di un edificio a Manhattan la tomba di un cane. La sepoltura risultò molto antica (databile a circa 3500 anni fa). Si trattava di una tumulazione di tutto rispetto: abilmente ornata con conchiglie e pietre di vario colore. Di quell’area si sa che fu abitata innanzitutto dagli indiani Delaware che le attribuirono il nome di ‘Mannahatta’ (=l’isola) e che in epoca relativamente recente (XVI secolo) vi si insediarono gli Algonchini; del resto i Delaware che chiamavano loro stessi ‘Lenni Lenape’ ossia ‘veri uomini’ rappresentavano un'ampia confederazione proprio di lingua algonchina che viveva dove c’è l’attuale Long Island. A proposito degli onori attribuiti (giustamente) dalle antiche popolazioni native americane ai cani, come testimonia questo importante ritrovamento archeologico, bisogna sottolineare che una tradizione analoga è tuttora perpetrata da una comunità dell’Oklahoma dove vengono celebrati funerali in pompa magna per i cani, in quanto preziosi guardiani della casa. Presso gli Indiani d’America (tutti) vige un profondo rispetto per tutte le creature viventi, quindi non stupisce la venerazione di alcune tribù per il cane, ma va detto che nei periodi di carestia in alcune zone dell’America del Nord i cani, soprattutto i cuccioli, venivano sacrificati a scopo alimentare.
Fonti:
-Settimana Enigmistica n° 62284 del 17/12/2011 “Spigolature”
-http://www.zavagli.it/TRIBUD.htm
Questo ed altri art.si possono leggere nel mio Blog: http://clubdelmistero.altervista.org/
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